Intervista all’autore Federico Negro a cura di Gioia Lomasti

Federico Negro

Federico Negro

Innanzitutto vorremmo ringraziarla a nome del sito vetrinadelleemozioni.com  per averci concesso questa intervista.

Cosa ha significato per lei il romanzo appena pubblicato «L’eloquente mistero dell’India parte seconda» e quali sono i principali personaggi e le varie atmosfere che lo caratterizzano?

Come per ogni autore, sia che si tratti di un romanzo o di una raccolta in versi, la pubblicazione è sempre un evento di una certa rilevanza, in special modo per un lavoro che ha visto impegnati oltre all’autore stesso,  anche i curatori dell’opera che qui voglio ricordare e ringraziare, Gioia Lomasti e Francesco Arena con quarta di copertina a cura di Andrea Leonelli.
Per quel che concerne i vari personaggi, tutto inizia con l’amore per la poesia di Luisa, la quale, inebriata dalla passione per la  arte poetica, cerca assiduamente quell’amore che ha sempre sognato di incontrare e partecipando ad alcuni concorsi letterari incrocia casualmente Mauro, anch’egli amante della poesia e di tutto quello che rappresenta.

Leggendo «L’eloquente mistero dell’India parte seconda» si ha l’impressione che l’autore, sia alla ricerca di qualcosa di intangibile, andando in un paese come l’India, che in un certo senso rappresenta l’enigma e la spiritualità.    

Molto probabilmente questa è una delle chiavi che caratterizzano l’intero romanzo, in cui tutti i personaggi, da Luisa a Gabriella, l’amica del cuore, e i loro rispettivi amori, hanno cercato quella spiritualità in evidente contrasto con la società materialistica da cui provenivano.
Bisogna aggiungere poi, che l’India, oltre ad essere un paese spirituale è anche una società dalle contrastanti verità in cui vi è una estrema povertà mista ad una ricchezza sfrenata.

Ha sempre scritto in versi, cosa l’ha spinta a cimentarsi con la narrativa?

Oltre ad amare la poesia, ho sempre sognato di scrivere un romanzo che avesse tra le protagoniste due amiche e che la narrazione si dovesse svolgere in India. Se così si può dire, è un romanzo che nasce da lontano.

Percorrendo gli eventi che lentamente si susseguono, si percepisce  un desiderio da parte dell’autore di un continuo dialogo con il lettore attraversando istanti pieni di emozione.

L’emozione è, senza ombra di dubbio, una delle mie caratteristiche, non solo dal punto di vista del mio scrivere; di conseguenza una ricerca continua di dialogo è per me fondamentale. E tutto questo poi si ripercuote anche nel romanzo.

Come giudica nel suo insieme il mondo dell’editoria, e a suo parere, quale sarebbe il modo migliore perché anche un autore sconosciuto si possa mettere in evidenza?

Al momento il mondo dell’editoria soffre di una congiuntura economica a dir poco spaventosa, d’altronde, come tutti gli altri settori. Quindi, tutto quello che ne consegue è una mancanza, oltre che di denaro per fare degli investimenti, anche di una assenza di coraggio da parte delle case editrici famose che possono alimentare un mercato, altrimenti, fallimentare. I piccoli editori, come i piccoli autori o sconosciuti, possono solo giocare con le idee cercando il massimo dalle proprie attitudini. Emozionando col cuore, andando oltre le parole.

L'Eloquente mistero dell'India - Parte Seconda

L’Eloquente mistero dell’India – Parte Seconda

Quali sono stati gli scrittori che nel tempo ha ammirato di più o ai quali si sente più vicino?

Apprezzo tutta la letteratura femminile, in particolar modo Jane Austen, Virginia Woolf, Sylvia Plath, e per quel che riguarda i poeti,  in questo senso Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba fino ad arrivare ad Alda Merini.

Perché un lettore dovrebbe acquistare o leggere il suo romanzo?

Innanzitutto perché si tratta di una narrazione d’amore, dove gli eventi si susseguono senza ci si possa stancare, animati da forti emozioni, in cui nulla è scontato. In secondo luogo si percepisce, leggendo, una piacevole ebbrezza nello scoprire nuovi orizzonti, città, musei che fanno della storia una affascinante avventura.

Dopo «L’eloquente mistero dell’India parte seconda» quali saranno i suoi prossimi progetti?

Dal punto di vista letterario, il mio impegno è quello di pubblicizzare il romanzo appena nato, dopodiché ho scritto qualcosa sul genere ma sono solo degli spunti. Invece, per la poesia, continuo a scrivere, ma ad oggi non so quando potrò nuovamente pubblicare.

Se dovesse scegliere alcune parole quali sceglierebbe per far capire di cosa parla il suo ultimo lavoro?

Poesia, emozione, viaggi, spiritualità, euforia e, per finire, continua ricerca dell’inestimabile.

In conclusione, facendole i migliori auguri, cosa vorrebbe che un lettore si ricordasse de «L’eloquente mistero dell’India parte seconda»?

Molto probabilmente mi piacerebbe che si ricordasse la piacevole armonia che vi è in tutto il romanzo, la ricerca dell’amore da parte di Luisa, la quale, di fronte agli eventi che si susseguono non scende mai a compromessi restando sempre se stessa. Poi, la spiritualità ricercata in cui Luisa e Gabriella, le due amiche, si mettono a confronto con una realtà diversa dalla loro. Oltre a molto altro ancora.

Molte grazie Federico

Grazie per avermi concesso questa intervista.

A cura di Gioia Lomasti

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