Intervista di Gioia Lomasti e Marcello Lombardo a Bill Champlin
Bill Champlin
Fonte fotografica Wikipedia
Vetrinadelleemozioni.com è grata a Manuel De Peppe per averci dato la possibilità di intervistare il noto Bill Champlin Artista di fama internazionale che ha collaborato con molti artisti importanti tra i quali Donna Summer, Alice Cooper, Lee Ritenour, Herbie Hancock, Paulinho Da Costa, Al Jarreau, Patti LaBelle, Elton John. Nel 1981 inizia la sua collaborazione con una Band leggendaria i Chicago con il ruolo di tastierista, chitarrista, cantante ma anche arrangiatore. Nel 2008 lascia il gruppo per potersi dedicare interamente alla carriera di solista interlacciando comunque altre collaborazioni.
Salve Bill siamo veramente felici di avere l’occasione di poter fare qualche domanda ad un artista che ha fatto la storia della musica e che continua a farla.
Parlaci di come è nata la tua carriera artistica e di come si sono evolute le tue collaborazioni
Ho iniziato la carriera professionale a 14 anni e non mi sono mai fermato da allora, rallentai pero’ solo un pelo per viaggiare. A 15 anni iniziai a co-scrivere un po’ nel nord California e molto di piu’ quando mi spostai a Los Angeles nel 1977.
Cosa e’ per te la musica?
La musica e’ semplicemente un modo di vivere, una cosa che fai ogni giorno il piu’ delle volte, ovvero scrivendo, suonando, registrando o anche semplicemente cambiando le corde della chitarra!
Esiste una canzone a cui sei legato in modo particolare?
Sarebbero troppe da elencare… posso dirti che amo quasi tutto di Stevie Wonder. Amo anche “The living years” di Mike and the Mechanics, ottimo pezzo e ottimo alla voce Paul Carrack. Amo “Light Up The Candles” dal mio album solista “Through It All” e diverse altre canzoni fatte coi Chicago.
Oltre ad essere musicista e cantante sappiamo che sei anche un arrangiatore, quali sono le difficoltà di arrangiare un pezzo?
Diciamo arrangiare nel modo piu’ giusto un pezzo. Diciamo anche che c’e’ veramente una linea sottile tra comporre e arrangiare, spesso si incrociano le due cose.
Nel corso degli anni cosa è cambiato nel fare musica, tra le fasi di creazione di un pezzo musicale oggi rispetto agli anni ottanta quale step risulta più semplice grazie alla tecnologia?
Penso che Pro-Tools, o Logic, ecc, hanno cambiato parecchio la musica per quello che ti permettono di fare. Oggi spesso e’ piu’ semplice fare una cosa “perfetta” e spesso non e’ neanche una cosa positiva, in alcuni casi e’ meglio, ma non in tutti i casi.
C’è qualche collegamento tra la tua professione e la tua vita privata?
Quando la tua vita e’ fatta di musica e’ difficile trovare una differenza tra musica e vita privata.
Recentemente abbiamo intervistato Manuel De Peppe produttore arrangiatore col quale siamo venuti a conoscenza di una vostra collaborazione in campo musicale, cosa avete realizzato e come è stato lavorare con Manuel?
Manuel e’ un ottimo compositore e amo lavorare con lui, ed e’ anche un caro amico!
Bill Champlin, Tamara Champlin e Manuel De Peppe
Hai dei bei ricordi dell’Italia?
Ho passato troppo poco tempo in Italia e ho veramente voglia di tornarr e passarci un po’ di tempo. Le poche volte che sono venuto sono stato benissimo.
Il tuo punto di vista sui giovani artisti
Alcuni artisti sono molto bravi altri no. Focalizzano tutto sulla performance e sempre meno sulla composizione e produzione… non ho visto nessun nuovo “Prince” ultimamente…
Cosa ne pensi dei TV Talent Shows?
Nei Talent Shows scopri a volte ottimi talenti, ma nello stesso tempo spesso vengono umiliati quelli che perdono e penso che questi Talent Shows puntino soprattutto su quello.
A cosa lavori attualmente ?
Sto lavorando ad un progetto con Joseph Williams e Peter Friestedt, sono un DVD e CD Live che sara’ pronto tra qualche mese. In piu’ sto scrivendo ed aiutando mia moglie Tamara, in un suo nuovo progetto discografico con un produttore Italiano anche lui bravo autore. Stiamo lavorando sulle parti vocali di Tamara e penso uscira’ qualche cosa verso l’autunno 2013. E’ molto difficile dire cosa fare quando registri un pezzo, dato che ormai i CD sono una “specie in via di estinzione”.
Caro Bill ti ringraziamo molto per la tua disponibilità e un augurio per tutti i tuoi progetti!
A cura di Gioia Lomasti e Marcello Lombardo
